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Da oltre 14 anni ormai forniamo ai nostri clienti la soluzione di Google per la posta elettronica: un servizio che nel corso degli anni si è rivelato il più apprezzato e insostituibile alleato della comunicazione aziendale dei nostri clienti, ma che nel 2007-2008 fu una scommessa ai limiti del visionario.

L’offerta di Google è andata aggiornandosi, cambiando anche il nome, con l’evoluzione delle funzionalità offerte: è così che, da Google Apps, si è arrivati a Google Workspace, passando per G Suite. Un’evoluzione il cui filo conduttore è la qualità e l’affidabilità di una infrastruttura di posta elettronica che non ha eguali sul mercato.
Mentre all’inizio di questo percorso abbiamo visto che questo ambiente veniva per lo più affiancato all’ambiente Microsoft in quanto la maggior parte dei nostri clienti continuava a usare Microsoft Outllook per consultare la propria posta elettronica aziendale, con il passare del tempo e l’evolversi dei casi di uso, oltre che delle soluzioni offerte dai due giganti, la posta elettronica è diventata sempre di più uno strumento ubiquo: non più confinato al pc o al portatile aziendali, ma sempre più fruito in mobilità, o comumque da remoto.
In questo senso il Covid e la conseguente affermazione dello smart working come modalità di lavoro alternativa hanno accentuato e accelerato una dinamica già in atto da anni.
Oggi Microsoft e Google sono gomito a gomito sull’intera suite di programmi per la produttività aziendale, con Microsoft che ha invaso il campo di Google sulla posta elettronica e Google che da anni è attiva con i suoi strumenti per l’ufficio in cloud: da Drive a Google Sheets, Docs e Slides.
Google si è affermata dunque come la scelta prediletta da quelle aziende più orientate all’innovazione e alla dinamicità. Come già abbiamo spiegato in questo articolo, il suo vantaggio è che la sua piattaforma è nativa in Cloud e dal punto di vista della collaborazione svincolata dalla postazione di lavoro la sua posizione di primato è difficile da scalfire. E’ così che oggi vediamo che molti dei nostri clienti hanno abbandonato definitavemente l’approccio basato sul download in locale della posta (con Microsoft Outlook) e hanno optato per la consultazione da webmail della propria posta: soluzione più agile e ottimale per chi utilizza più device (e che consente di liberare decine di Gigabytes di spazio disco), con l’app per mobile che spicca per esperienza utente e prestazioni.
Al tempo stesso la suite Office di Google è oramai a tutti gli effetti un’alternativa valida per sostituire la suite di Microsoft Office.
Quindi è proprio il caso di dire: palla al centro, e che vinca il migliore!